Come la cultura costiera di Ålesund influenza il mio stile fotografico

Vivere e lavorare come fotografo ad Ålesund ha naturalmente plasmato il mio modo di vedere attraverso la macchina fotografica. La cultura costiera di Ålesund è strettamente intrecciata con il tempo, il vento, il mare e la gente – ed è proprio questo paesaggio crudo, onesto e segnato dalle intemperie che ha influenzato il mio modo di comporre, scegliere la luce e catturare gli attimi. Dai pescherecci nel porto alle scogliere rocciose spazzate dal vento sulle isole, il ritmo della costa è diventato parte della mia espressione fotografica.

Ispirazione fotografica dal mare e dalle persone

L'identità marittima di Ålesund non è fatta solo di onde e barche, ma anche di lavoro, tradizione e appartenenza. Come fotografo, sono stato attratto dal reale e dall'eterno: vecchi cantieri navali, dettagli arrugginiti, marinai dai volti decisi e dalle mani consumate. C'è un'onestà nei motivi qui – qualcosa di diretto e senza filtri che richiede un approccio documentaristico.

Quando fotografo nella zona del porto o in luoghi come Slinningen, Valderøya o Alnes, cerco composizioni che mostrino sia la bellezza che le difficoltà. Un'angolazione bassa rispetto alle onde, una silhouette di una persona contro un orizzonte cupo, o semplicemente il contrasto tra le cime usurate e il mare scintillante. Spesso scelgo una palette di colori naturali con molti toni grigio-blu, verdi e terra, in linea con l'ambiente da cui provengono i soggetti. La cultura costiera mi insegna ad essere paziente e presente, e ad apprezzare l'imperfezione.

Come la posizione plasma la tua visione come fotografo

È facile pensare che lo stile venga da dentro, ma come fotografo di Ålesund, ho notato quanto l'ambiente circostante influenzi ciò che cerco. Quando l'oceano è in continuo movimento e la luce cambia di minuto in minuto, si è allenati a catturare l'effimero. Ho imparato a reagire rapidamente, a fidarmi del mio intuito e ad apprezzare la casualità, che si tratti degli spruzzi del mare che colpiscono l'obiettivo o del mutevole manto nuvoloso che crea una luce spettacolare.

Anche la cultura costiera influenza la scelta del soggetto: gravito verso contrasti, texture e linee che raccontano una storia. Una rimessa per barche invecchiata mi interessa di più di una facciata perfetta. Preferisco la luce naturale, spesso con tempo nuvoloso o variabile, e uso poca post-produzione, perché le immagini devono riflettere ciò che ho realmente vissuto.

In definitiva, si tratta anche di rispetto: per l'ambiente, per chi vive di mare e per la storia che caratterizza il territorio. Per questo cerco sempre di fotografare con umiltà e curiosità, e di lasciare che le immagini siano un dialogo con il luogo, non solo una superficie estetica.

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